Mal di denti, un sintomo evitabile.
La storia della odontoiatria nasce dalla esigenza di curare il primo sintomo di disagio della nostra bocca, già dall “Homo Sapiens” ad oggi: il mal di denti.
La genesi parte dalla malattia parodontale, in tempi passati, durante i quali la particolare dieta e la mancanza di pratiche di profilassi provocavano la degenerazione dei tessuti di sostegno dei denti e la loro conseguente perdita per progressiva mobilità.
L’evoluzione delle abitudini alimentari ed il sempre maggiore utilizzo di zuccheri raffinati, ha provocato, nei secoli, un cambio di qualità della flora batterica del cavo orale, con una specifica aggressività nei confronti del tessuto dentario con sua conseguente distruzione. Questa è la carie.
Dalla patologia e dal suo sintomo principale, il dolore, sono nate dunque le terapie utili a sconfiggerlo, e si sono sviluppate le branche specialistiche della odontoiatria atte a trattarlo con diversi protocolli.
La “Parodontologia” mira alla prevenzione ed alla cura dei tessuti di sostegno dei denti, con il mantenimento di una accurata igiene, l’eliminazione della placca e del tartaro, il trattamento delle tasche che gli stessi batteri creano all’interno dei tessuti danneggiandoli. Il mancato utilizzo di queste tecniche comporta una progressione della malattia parodontale con perdita progressiva della integrità tessutale, sensibilità dei denti, loro mobilità e conseguente perdita.
La “Conservativa” consente oggi di curare la carie, processo distruttivo del tessuto dentario causato dalle sostanze acide di provenienza batterica. Un intervento precoce consente una rapida ed efficace risoluzione mediante una semplice otturazione.
“ Trascurarsi comporta l’insorgenza del più classico e lancinante dolore dentale. ”
Trascurarsi comporta invece la penetrazione di questo processo distruttivo fino alla “polpa” con la conseguente insorgenza del più classico e lancinante dolore dentale.
Ecco dunque che la “Endodontia” corre in soccorso del paziente come terapia elettiva. La devitalizzazione del dente affetto da “pulpite” è una delle terapie più temute ma anche tra le più risolutive che ci siano in odontoiatria, soprattutto finalizzate ad evitare l’estrazione dentaria.
L’improvvisa insorgenza di dolore, in chi non ha mai frequentato con costanza uno studio odontoiatrico, genera panico, irritabilità, disagio durante il lavoro, difficoltà nelle relazioni, dunque un distacco reale dalle proprie attività e dal mondo esterno finchè non si ottiene una completa risoluzione del problema.
Fare prevenzione, dunque, e concordare con il proprio dentista di famiglia visite periodiche, riporta ad una condizione di pieno benessere fisico e psicologico, irrinunciabile oggi per ognuno di noi.
Dott. Riccardo Figlioli
Medico, specialista in Odontostomatologia presso l’Università di Palermo.
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