L’evento più drammatico che in passato un dentista doveva affrontare nel suo studio, per i suoi pazienti, era la perdita di uno o più denti naturali. Oggi un grande aiuto arriva dall’implantologia dentale e, parallelamente, dai progressi fatti nel campo della prevenzione della carie e delle paradontopatie, che hanno ridotto in primis notevolmente la perdita dei denti. Una volta il ripristino della funzione e della estetica era reso possibile o da protesi fisse ancorate ai denti rimasti, o da protesi mobili. Per fortuna, adesso, grazie all’implantologia, è possibile ancorare le protesi fisse su viti in titanio inserite nell’osso, laddove possibile.
Una serie di esami radiografici, un piano di trattamento adeguato che prenda in considerazione la salute dei denti rimasti, le condizioni di salute generale, l’assenza di malocclusioni, l’età e la compliance dei pazienti sono dei fattori imprescindibili per la formulazione di un piano terapeutico. Uno o più impianti possono supportare uno o più denti. La chirurgia è ambulatoriale e non comporta particolari complicanze se non un lieve gonfiore ed un moderato dolore, gestito con analgesici.
L’entità della sintomatologia post-operatoria varia in funzione della ampiezza del campo operatorio.La realizzazione della protesi può avvenire subito (carico immediato), dopo 3-7 giorni (carico ritardato), o dopo i canonici 3-4 mesi, durante i quali la vite si integra con l’ osso, garantendo una maggiore stabilità del risultato.
Naturalmente anche gli impianti sono soggetti a patologie dei tessuti di sostegno, esattamente come i denti naturali, le perimplantiti.
Le norme di prevenzione legate all’igiene orale, ai controlli periodici ed alla profilassi professionale sono valide anche in questo caso ed il dentista dovrà avere una maggiore attenzione nel monitoraggio periodico. Dunque soluzioni innovative, sempre alla luce di tradizionali principi di prevenzione odontoiatrica.
Dott. Riccardo Figlioli
Dentista a Palermo